Chi siamo
p63 EEC International Network Word Communication Onlus
Executive Board
Dott.ssa Giulia Volpato - President and Skin ERN-ePAG contact person
Dott.ssa. Bresciani Roberta - Vice President
Dr.ssa Paola Cristaldi - Councillor in charge of the Scientific Committee
dott.ssa Rachele Volpato - Councillor Treasurer
dott.ssa Claudia Morelli - Councillor Referee Patients with E.E.C. syndrome
Greta Carraro - Councillor Contact person for young volunteers
RED project contact persons
Dott.ssa Giulia Volpato - Trainer
Cristina Bolzonella - Director and project manager
Dott.ssa Bresciani Roberta - technical staff
p63 Expertise Team
dott. Michele Tricarico Psicologist
dott.ssa Licia Turolla Geneticist
prof. Antonio Gracco Orthodontist
prof. Giampaolo Drago Dentistry and Prosthodontics
dott. Giovanni Sato Low vision centre padova
dott. Giancarlo Falcicchio Ophthalmologist
prof.ssa Anna Belloni Dermatologist
prof. Franco Bassetto Regenerative plastic surgery
dott. Marcello Mugnone Lawyer
Cristina Bolzonella project manager
dott. Alessandro D'angelo volunteer manager italy
Antonella Morbin volunteer manager
Social Cooperative of Cyclades -ALTERA VITA
Executive Board Miltos Sakellariou, Chairman of the Board
Biologist, Prevention Counselor in Addictions, Family Therapist
Giannis Daskos, Secretary Prof of Mathematics, Educator
Eleni Karagianni, Treasurer, Prof of Chemist, Youth worker
Altera Vita Team Antonia Sakellariou, ICT Expert, Project Manager
Pavlos Aimoniotis, ICT Expert, Technical Manager
Miranda Daskou, Biologist, Youth worker
Leonardos Palaiologos, Youth worker
Aggeliki Sakellariou, Occupational Therapist, Facilitator
Eleftheria Pouftsi, Volunteer, Occupational Therapist
Agni Kapella, Logistics, Secretary
Dimitra Sakellariou, ICT Expert, Technical Manager
Alekos Chalavazis, ICT Expert, Technical Staff
La nostra storia
Giulia: la mia storia
Un saluto a te che stai leggendo questa pagina! Che tu sia curioso, che tu voglia saperne di più su questo strano mondo di malattie rare, o che tu sia proprio come me, diverso dalla normalità!
Sono Giulia, 31 anni, lavoro e sono sposata.
Ho frequentato il Liceo delle Scienze Sociali a Padova (con il voto di 85/100. Il secondo miglior voto di tutta la classe! :)) , l'università di Scienze Politiche, relazioni internazionali e diritti umani a Padova , studiando un anno a Bordeaux e ho conseguito un Master in Diritto Sanitario.
Sono una ragazza molto interattiva, simpatica, autonoma, piena di energia e vita, forse un po' egocentrica, con molti amici e persone che mi apprezzano.
Amo il divertimento, il ballo e la musica latino america, i sogni e le sfide, sono molto creativa, amo scrivere poesie e avere fortuna nella sfortuna: ho una rara sindrome chiamata EEC.
Include malformazioni di mani e piedi, gravi complicazioni agli occhi, labbro leporino e palatoschisi e capelli solitamente radi e mutazioni delle ghiandole sudoripare, con tante piccole e grandi difficoltà.
Fino a 17 anni ho dovuto affrontare tanti e troppi interventi chirurgici, più o meno critici. L'ultimo è stato effettuato il 23 ottobre 2009, con il secondo trapianto osseo; questo era alla gengiva per poi fare ulteriori impianti dentali. Dolore e sintomi post operatori...nessuno! Tranne qualche problema all'anca, da dove hanno tolto un po' di osso.
Nella mia vita ho conosciuto molte persone, più o meno complete. Sfortunatamente ci sono molte persone ignoranti e con la testa bloccata che giudicano tutto; fissandomi dalla testa ai piedi, tenendomi lontana dai loro figli perché sono diversa, soprattutto nel periodo della scuola elementare e media inferiore; ma ci sono anche persone di tutte le età, curiose, assennate e intelligenti, che cercano di capire facendo domande delicate e chiare su che cos'è questa forma visibile, strana e rara.
Poi, basta un sorriso, uno sguardo, una parola e hai l'inizio di una meravigliosa amicizia.
Ho un bellissimo rapporto con me stessa: mi piacciono le mie mani così come sono!. Mi hanno dato la possibilità di giocare sin da piccola con i miei amici nel trovare nuovi modi per prenderci per mano e di divertirmi, da grande, a disegnare un piccolo elefante sulla mia mano sinistra per intrattenere i bambini o per comporre enigmi da sola. Lo stesso vale per i miei piedi perché amo prendere le cose con le dita dei piedi, attorcigliandole come se volessero baciarmi. A volte mi immagino con tutte le dita delle mani e dei piedi, ma presto torno alla realtà, non mi piaccio come "normale", mi amo rara, sono nata cosi e ho imparato a fare tutto ciò che è necessario con le mie mani e i miei piedi che si definiscono a "kela" in termine medico. Mi sembra di essere una "umana tartaruga ninja"! Spesso i miei poteri da tartaruga ninja sono stati lo stimolo per tanti bambini con tanti problemi; quali poteri? il mio sorriso e la mia gioia di vivere. Può essere difficile da credere, io so giocare, ballare, scrivere, amare.
Il problema più grande nel mio caso sono gli occhi. La mia indipendenza è quasi impossibile. Non posso guidare una bicicletta o condurre una moto o un'auto da sola. Camminare da sola per la strada è un pericolo non solo per me ma anche per gli altri, vedo solo a pochi passi davanti a me, quando sto bene, vedo molto meno in modo annebbiato e sfocato in fase coliche di vari dolori che infiammano gli occhi in modo importante.
Ho sempre dato tanta importanza ai rapporti umani e al rapporto bambino-insegnante, soprattutto perché l'esperienza fatta è stata dolorosa e cattiva.
Al liceo ho finalmente trovato delle persone fantastiche che mi hanno accettato come sono senza fingere di essere diversa. Inoltre hanno accettato tutti i miei pro e contro ( sono molti) e i miei limiti e i miei obiettivi. Gli insegnanti hanno capito la mia situazione e mi hanno fatto migliorare in tutti i sensi. I miei compagni di classe mi amavano e mi rispettavano.
Quindi non mi resta che dire: « Grazie, ragazzi !, Grazie Prof.!»
e poi non dimentico l'importanza dei social e del digitale, che ad oggi mi permette di essere connessa con persone meravigliose con malattia rara e no, in tutto il mondo, parlando e trattando argomenti interessanti e importanti.
Non posso dimenticare sicuramente un fatto importantissimo: la mia famiglia!
Ho una bellissima sorella minore di 2 anni e mezzo. Lei è «normale» e insieme a mia mamma sono state la mia forza per andare avanti e adesso siamo tutte una forza l'una per l'altra e per tante altre persone.
Inoltre una mia seconda piccola sorella che vedo raramente e che amo.
Quindi, prima di partire, con questa meraviglioso progetto che si chiama RED, RAREDUCANDO EDUCAZIONE DIGITALE vorrei condividere con voi una riflessione che ho fatto mia negli anni:" Noi esseri umani siamo sempre alla ricerca di rarità: rari oggetti da collezione, per lo più valori perduti ed è per questo che sono rari, emozioni rare, sensazioni rare, ma, perché ogni volta che ci troviamo di fronte a persone con malattie rare le evitiamo e le mandiamo via perdendo tutto ciò che possono darci? cominciando da un sorriso.
Giulia